Il mercato del carbonio è il risultato degli strumenti di mercato nati a valle Protocollo di Kyoto. Si parla di mercato in quanto vi è un “bene”, la tonnellata metrica di CO2 equivalente, che può essere definito economico in quanto scarso ed oggetto di domanda ed offerta. La domanda è rappresentata da quei soggetti, Stati o privati, che a fronte di obiettivi quantificati in termini di emissioni superano tali livelli.
Per mercato del carbonio, s’ intende l’insieme di tutte le transazioni che hanno come oggetto la commodity CO2, espressa in una delle sue diverse “monete”, o prodotti finanziari da essa derivati, siano essi collegati al mercato regolatorio o volontario. Per estensione del termine, l’insieme degli investimenti realizzati per generare riduzioni delle emissioni e carbon commodity.
Ciascun sistema regolatorio (Si rimanda al Rapporto Aste III trimestre, 2013, annuale 2014, 2015 contenente il focus “SPECIALE – Sistemi di emissions trading fuori dell’Unione europea”) che sfrutta il mercato del carbonio per ridurre le emissioni ha le proprie “monete”. Il sistema internazionale istituito dal Protocollo di Kyoto ne utilizza principalmente tre: CER (Certified Emissions Reductions), che rappresentano le riduzioni ottenute da attività progettuali di tipo CDM; ERU (Emissions Reduction Units), che derivano da progetti in paesi in transizione da un’economia di piano ad un’economia di mercato ed AAU (Assigned Amount Units), unità di emissione riconosciute a ciascun paese vincolato dal Protocollo di Kyoto.
Tra i sistemi regionali, il Sistema europeo di scambio di quote di emissione (EU ETS) che vale oltre l’80% del mercato del carbonio nel suo complesso utilizza EUA – European Union Allowances - quote di emissione valevoli per gli impianti fissi ed EUA A – European Union Allowances Aviation -, quote di emissione per gli operatori aerei. CER ed ERU sono parzialmente fungibili ad EUA e EUA A. Altri sistemi regionali e nazionali (RGGI, WCI, ETS svizzero, etc.) utilizzano diverse tipologie di quota. Esse al momento non sono fungibili tra loro.
Per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione “Aste CO2” ed in particolare ai Rapporti GSE sulle Aste CO2, disponibili trimestralmente nel box “Risultati e Rapporti Aste”: i rapporti contengono un resoconto dei proventi d’asta incassati dall’Italia ad oggi, nonché un quadro complessivo dei proventi e relativi interessi trasferiti alla Tesoreria dello Stato dal 2012. Essi descrivono ed analizzano i principali aspetti del sistema delle aste nel contesto della regolazione europea ed internazionale, dei trend del mercato del carbonio e dei principali mercati energetici connessi. L’analisi è inoltre effettuata sulla base degli indicatori legati all’impatto del prezzo delle emissioni di gas serra sul mix di produzione elettrica in Europa ed in particolare sul passaggio da carbone a gas.